“Qui si respira la magia”: tanti ragazzi e ragazze per l'ultima giornata di School Experience 3

Tantissimi ragazzi e ragazze hanno preso parte all'ultimo incontro di School Experience 3, il progetto realizzato da Giffoni nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e promosso da Ministero della Cultura - Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Gli studenti dell'IC statale di Montecorvino Pugliano (scuola secondaria di primo grado), quelli dell'IIS Ipsar Piranesi di Capaccio (scuola secondaria di secondo grado) e dell'ITI Caso di Piedimonte Matese (suola secondaria di secondo grado) hanno affollato la sala Verde della Multimedia Valley per assistere alla proiezione dei lavori realizzati dai loro coetanei nelle tappe di School Experience in tutta Italia e nell'ambito del progetto Cips (Cinema e immagini per la scuola): Tropea's Stories, Tropea 2019 (Cips); Io sono Link, Cittanova; Vuota il sacco, Ceccano; Cucistorie, Montescaglioso; Pensa, Scrivi, Azione, Capaccio Ipsar Piranesi 2021 (Cips); Operazione cinema il ritorno, Nuoro. “E' stato molto divertente vedere questi lavori – ha raccontato Maria – Credo sia stata un'esperienza bellissima e molto formativa, perché non capita spesso di avere l'opportunità di essere su un set e di vivere dall'interno la grande magia del cinema”. Gli studenti si sono molto incuriositi anche rispetto alle fasi di lavorazione di un prodotto audiovisivo: “Non sapevo che ci fossero così tante figure professionali – ha detto Marcella – E' stato veramente interessante capire come dallo sviluppo di un'idea possa nascere tutto questo”. Lorenz e Antonio sono invece rimasti colpiti dalle strutture della Multimedia Valley: “Le sale cinema sono fantastiche e all'avanguardia, l'audio è perfetto e si comprende che c'è stato un cospicuo investimento tecnologico per garantire la visione migliore”. A conquistare la platea, il video che racconta lo spirito di Giffoni: “Si vede che c'è qualcosa di speciale. Lo leggi negli occhi dei ragazzi prima ancora che ascoltando le loro parole”, hanno sottolineato Giuseppe e Monica.